Una base di dati, in inglese database, è una raccolta di dati memorizzata in un sistema di elaborazione (un personal computer) ed utilizzata per gestire, estrarre e filtrare informazioni utili.
I dati raccolti in un database possono essere consultati, aggiornati o eliminati a seconda delle esigenze degli utenti. Esempi di base di dati sono rappresentati dalla rubrica del telefono, da una raccolta di ricette, ecc.
Il database relazionale, inventato da Codd nel 1970, ha fatto la sua comparsa nel mondo dei database commerciali solo agli inizi degli anni ’80. Una base di dati relazionale è composto da una serie di fonti di dati (normalmente file) posti in relazione tra loro da chiavi. La relazione, appunto, tra più file genera ricerche più complesse e dettagliate.
Ma quali sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo di un database?
All’interno di un’azienda la gestione di dati è un aspetto fondamentale, sia che si tratti di gestione dei magazzini sia che si tratti della gestione contabile.
Ma è proprio la natura delle basi di dati relazionali che li rende indispensabili, la possibilità di confrontare dati in apparenza diversi tra loro e di mettere in relazione i dati, apre a chi usufruisce dei risultati delle ricerche nuove possibilità sia di gestione sia di strategia.
Ma l’accesso alle funzionalità di un database non sono riservate solo alle grandi aziende, anzi, sono proprio le piccole e medie imprese che possono trarre i migliori vantaggi dall’uso di un buon software gestionale, che migliorando la gestione permette investimenti più oculati e mirati. Normalmente il primo database a fare la comparsa in azienda è quello che gestisce la fatturazione e il parco clienti.
Il vantaggio organizzativo è immediato e i benefici sono facilmente intuibili.
Qualunque siano le necessità da soddisfare affidiamoci sempre ad un professionista che sappia consigliarci e evitare inutili sprechi. E che soddisfi le nostre esigenze in maniera puntuale e precisa.