Il sistema informativo a supporto di un’azienda a struttura orizzontale

L’azienda, nella sua più classica interpretazione, è un’organizzazione di beni ed elementi, combinati in modo tale da conseguire gli obiettivi che l’imprenditore si prefigge. A seconda del modo in cui questi elementi vengono combinati insieme, l’azienda assume diverse peculiarità, forme e significati che variano in funzione del periodo storico e del contesto in cui si trovano.

L’evoluzione storica e sociale contribuisce indubbiamente a plasmare e configurare le imprese in maniera assai differente a seconda dei vari contesti

All’inizio del Novecento sembrava non esistessero alternative al sistema ideato da Ford, un sistema estremamente rigido e con regole precise da rispettare, basato sulla standardizzazione e sulla catena di montaggio.

Gli anni successivi furono testimoni di variazioni sociali, geografiche ed economico-finanziarie; le imprese si svilupparono e mutarono rispondendo alle nuove esigenze del mercato.

Durante questa evoluzione si contrapposero due tipologie di struttura aziendale: la struttura verticale e la struttura orizzontale.

Qual è la struttura verticale?

La struttura verticale è la struttura organizzativa più tradizionale basata su una gerarchia rigida nella quale ciascun membro dell’organizzazione svolge un compito ben definito e specializzato.

I compiti, divisi tra le differenti unità funzionali, sono svolti in modo eccellente da soggetti estremamente specializzati. Le decisioni più complesse sono affidate ai livelli dirigenziali più alti che faticano a comprendere e conoscere l’intero assetto della struttura organizzativa ed emerge la mancanza di un vero e proprio coordinamento tra le unità funzionali.

Cosi, in caso di repentini mutamenti del mercato, l’azienda non è in grado di reagire in maniera efficace alle minacce o alle nuove opportunità offerte dal mercato stesso.

Oggi ci troviamo in un contesto caratterizzato da cambiamenti rapidi e improvvisi, caratteristiche che la struttura verticale malamente digerisce. Ciò che risulta innovativo oggi, non lo sarà domani.

In questo mondo iper-competitivo, meglio descritto da D’Aveni nel suo “Ipercompetizione – le nuove regole per affrontare la concorrenza dinamica”, edito da Il Sole 24 Ore, i vantaggi competitivi che le aziende creano vengono, in breve, consumati dalle azioni della concorrenza.

Le imprese odierne si trovano ad operare in un contesto ambientale sempre in rapido cambiamento, i cui confini operativi sono caratterizzati dalla mancanza di regole fisse e dall’assenza di dettami temporali, spaziali e sociali.

Il vantaggio competitivo raggiunto è difficile da mantenere e deve essere costantemente alimentato e migliorato. A causa di ciò l’impresa con una tradizionale organizzazione verticale farà sempre più fatica a trovare i propri spazi, e si dovrà contrapporre necessariamente a una struttura meno rigida e specializzata, chiamata comunemente struttura orizzontale.

Qual è la struttura orizzontale?

La struttura orizzontale rifiuta ogni divisione dei compiti e abbandona il concetto di standardizzazione funzionale.

L’azienda si evolve in una learning organisation, ovvero una organizzazione improntata all’apprendimento continuo, unica vera arma per adeguarsi ai costanti mutamenti del mercato.

In questa struttura ciascun attore è inserito in un contesto altamente dinamico, nel quale è chiamato acollaborare, imparare e ad agire indipendentemente dal ruolo assegnatoli formalmente. Anche il controllo è estremamente condiviso, e nel momento in cui arriva al vertice è già filtrato, portando con se solo le informazioni che effettivamente possono ritenersi utili e affidabili.

Uno dei vantaggi più significativi della struttura orizzontale riguarda il fatto che l’organizzazione non si concentra più sulla progettazione e sulle caratteristiche dei singoli processi, ma bensì punta al risultato finale, indipendentemente da come questo viene raggiunto.

E se è vero che risulta meno dispendioso utilizzare una struttura verticale piuttosto che una orizzontale dove le tempistiche per formare in modo pieno ogni attore sono logicamente più lunghe e complesse, è vero anche che i mutamenti del mercato in un’organizzazione verticale possono rivelarsi letali per ricomporre l’organizzazione stessa, mentre in quella orizzontale l’adattamento è più rapido in quanto i membri sono meno reticenti ai cambiamenti.

Per gestire il cambiamento è bene ricordare le principali finalità dei Sistemi informativi

1) fornire ad ogni centro decisionale le informazioni di cui necessita nel momento in cui queste occorrono.
2) istituire un collegamento informativo fra l’organizzazione e tutto ciò con cui essa è a stretto contatto, soprattutto esternamente.

Un buon sistema informativo può essere paragonato a qualsiasi altra componente aziendale, come ad esempio un buon macchinario o un buon impianto; così come un buon imprenditore non risparmierebbe mai su di un impianto che gli garantirebbe un prodotto eccellente, egli non dovrebbe mai cercare di risparmiare su un sistema informativo valido e plasmato secondo le caratteristiche proprie dell’organizzazione, in quanto anche quest’ultimo risulta essere decisivo per il successo sul mercato.

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Giuseppe Terzo Lo Parrino

Come consulente, la mia funzione è quella di integrare, secondo un unico obiettivo strategico, le diverse funzioni aziendali. Verificare la qualità, ed individuare punti di forza e debolezze, dei sistemi informativi aziendali.