L’uso strategico delle informazioni: il motore delle imprese

Già più di 20 anni fa iniziavo i miei seminari chiedendo al pubblico, per lo più imprenditori, quale fosse, per loro, il motore della loro impresa. Lo ammetto, conoscevo già la risposta, anche perché una slide, appositamente inserita, induceva volutamente all’errore. Il piccolo stratagemma mi consentiva di spostare l’attenzione su ciò che era il vero motore delle aziende, le informazioni.

Oggi come allora il denaro, al pari della materia prima, è solo uno strumento. Il vero motore di un’azienda sono le informazioni.

Sono le informazioni che permettono l’evolversi di un percorso decisionale e il processo decisionale necessita del denaro solo dopo aver valutato le informazioni di cui si dispone.

Rispetto a 20 anni fa oggi vi è una maggiore consapevolezza della valenza strategica che le informazioni, o meglio l’uso delle informazioni, hanno in azienda. Tuttavia questa maggiore consapevolezza si traduce, spesso, in investimenti poco efficaci e dalla ricaduta marginale sul business. L’analisi dei dati è ancora un tema complesso, la quantità sempre crescente di informazioni dovrebbe rendere le imprese sempre più competitive, ma non sempre è così.

L’uso strategico delle informazioni: un percorso che coinvolge tutti e tutto

Come consulenti incontriamo spesso aziende che hanno la giusta tecnologia e i dati ma non riescono ad ottenere alcun vantaggio competitivo né economico; perché?

Uno dei motivi è sicuramente un fattore culturale, le aziende considerano ancora predominante la tecnologia rispetto al sapere; manca di fatto una cultura aziendale basata sull’utilizzo dei dati. Ma come si fa a costruirne una? Come si trasforma la nostra azienda quando iniziamo ad utilizzare in modo consapevole i dati in nostro possesso?

È evidente che è un percorso che coinvolge tutti gli elementi costitutivi di un’azienda: dalle persone ai processi agli strumenti tecnologici.

Punto cardine sono le persone, ogni processo di cambiamento inizia da loro, ogni dipendente deve diventare consapevole del valore dell’informazione e dell’importanza della condivisione dei dati e della loro tutela attraverso nuovi modelli di comunicazione e formazione specializzata, perché la chiave del successo si cela dietro la capacità di rendere disponibili, ad ogni processo dell’azienda, le informazioni che derivano da tutti gli altri.

Ciò introduce due elementi dalla gestione non semplice: la “gestione” dell’informazione e la “proprietà”. L’organizzazione aziendale dovrà cosi prevedere nuove figure manageriali che vanno dal CDO (Chief Data Officer responsabile aziendale della gestione e dell’uso strategico delle informazioni) al responsabile per la privacy e dotarsi di procedure esecutive coordinate ed efficaci.

Quali informazioni dobbiamo raccogliere per essere più competitivi?

I processi di gestione delle informazioni risultano fondamentali e ci consentono di dare risposta ad una semplice domanda: quali dati dobbiamo raccogliere per essere più competitivi?

L’analisi dei dati ha come conseguenza la nascita di nuove soluzioni applicative che portano a migliorare le “performances” aziendali e in particolare a migliorare l’efficienza di processi già esistenti. È in questa direzione che le imprese devono investire con noi oggi. Formando il proprio personale e sviluppando un uso strategico delle informazioni, a cominciare da quelle già in possesso dell’azienda e proiettandosi nel futuro con l’utilizzo consapevole delle informazioni che arrivano dall’esterno.

Nuove tecnologie e nuovi processi: nuove opportunità di crescita per le aziende

Oggi abbiamo una disponibilità di strumenti e conoscenze che ci consentono di utilizzare i dati in modi che 20 anni fa non potevamo neanche immaginare.

Oggi gli strumenti tecnologici non sono più solo strumenti ma parte integrante della vita, sia nel lavoro sia nel gioco, uno strumento fondamentale del funzionamento della vita quotidiana. Ci sono nuove generazioni i cui processi cognitivi e la dimensione simbolica del linguaggio sono stati radicalmente trasformati dai nuovi media e ogni azienda deve, voglia o non voglia poco importa, farci i conti. Nuove tecnologie e nuovi processi entrano a far parte in modo pervasivo di ogni divisone dell’azienda e della grande maggioranza delle applicazioni su cui le aziende basano il proprio business.

Scopo ultimo di questo insieme di dati, tecnologia e conoscenza è acquisire la capacità di prendere decisioni sempre migliori e trovare opportunità nascoste ed anticipare le richieste del mercato.

Un’azienda che vuole sviluppare il proprio sistema informativo deve, aiutandosi con dei modelli di riferimento, comprendere il proprio contesto organizzativo, in particolare i suoi requisiti informativi e informatici. Deve, inoltre, saper descrivere il ruolo dell’informazione nella struttura e nella strategia aziendali. Infine deve realizzarlo scegliendo, tra le tecnologie informatiche, la più adatta alle esigenze specifiche della sua organizzazione.

Questo processo porta alla nascita, o all’evoluzione, di un sistema informativo che ingloberà, al proprio interno, il sistema informatico.

Ogni sistema organizzativo è composto dalle Risorse (denaro, persone, materiali, informazioni) e dalle Regole che coordinano e razionalizzano l’attività delle sia delle risorse sia dell’azienda. Dalla combinazione di risorse e procedure si genera il sistema informativo. In un sistema informativo le procedure sono finalizzate alla raccolta, archiviazione, elaborazione e trasmissione delle informazioni necessarie allo svolgimento delle attività dell’azienda (operative, gestione, programmazione, controllo e valutazione)

I sistemi informativi rappresentano un valore economico reale, per questo motivo Manager e aziende investono continuamente nel loro sviluppo.

Affidiamo la nostra azienda ad un consulente etico che analizzerà i processi produttivi della nostra impresa e suggerirà la migliore strategia nella realizzazione del sistema informativo, sempre più spesso fulcro dell’intera azienda.

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Giuseppe Terzo Lo Parrino

Come consulente, la mia funzione è quella di integrare, secondo un unico obiettivo strategico, le diverse funzioni aziendali. Verificare la qualità, ed individuare punti di forza e debolezze, dei sistemi informativi aziendali.